MENU' 14 FEBBRAIO SAN VALENTINO VEGAN-VEGETARIANO & TRADIZIONALE
giovedì 14 gennaio 2016
sabato 9 gennaio 2016
Seminario di Costellazioni Familiari dalla cena di venerdì 26/2 al pomeriggio di domenica 28/2/2016
Seminario
di Costellazioni Familiari
“I nostri amori”
SENZA RADICI NON SI VOLA
Mediatore: dott. Stefano Saviotti Accompagnatrice: dott.ssa Diana
Marchesi
Data: dalla cena di venerdì 26/2 al pomeriggio di domenica 28/2/2016
Luogo:
agriturismo Pianconvento Bagno di Romagna (FC). Costo del soggiorno: € 130
comprensivi di due giorni di pensione completa, break e utilizzo della palestra
Costo del seminario: € 120.00 (coppie € 200.00, bambini e
adolescenti gratis) più tessera
associativa RuYi € 15.00
Informazioni ed iscrizioni: mail: info@ruyi.it , sito: www.ruyi.it
tel. 051553210
Agriturismo Pianconvento: mail: franca@pianconvento.it sito: www.pianconvento.it
tel: 3386988001 Franca
Erboristeria La Casa della Natura: mail: jitkar25@gmail.com tel. 3296914551.
Al nostro sentimento d’amore, fanno da guida cinque amori, ognuno con la
propria forza e con la propria cecità, a partire dai quali viviamo anche tutti
gli altri: l’amore per i genitori, l’amore per i fratelli, l’amore per il
partner, l’amore per i figli e l’amore per gli amici. A questi, che si
rivolgono a persone, si aggiunge un sesto tipo d’amore, un amore impersonale:
l’amore per il clan, per l’etnia, per la patria, per un’idea, per un dio. Il primo amore di tutti gli umani è,
qualunque cosa sia successa, quello per i genitori. L’amore per coloro i quali
ci hanno dato la vita è il passaggio attraverso cui impariamo ad amare. Questo
amore dovrebbe evolvere con il crescere dell’età, anche se non sempre succede.
Tutti siamo figli, la fedeltà è il nostro primo sentimento, che lo sentiamo o
no. Abbiamo solo la scelta di continuare a essere figli bambini o diventare
figli adulti. Il secondo amore è per i
fratelli. Questo amore è fondato sulla difficile arte della giustizia,
sull’equa distribuzione delle risorse e delle fatiche di cui è dotato il
sistema d’origine. Ci sono i fratelli maggiori, quelli che c’erano già quando
siamo arrivati noi, e i fratelli minori, quelli che sono venuti dopo. Essere
fratelli significa anche spartirsi l’eredità dei genitori, i beni e i pesi. I
fratelli dovrebbero essere grati gli uni verso gli altri per la possibilità di
dividersi l’eredità: quelli più in difficoltà sono quelli che portano il peso
maggiore, quelli più fortunati non possono sottrarsi al dovere di essere
d’aiuto. I genitori, con ci di cui sono portatori, e i fratelli
costituiscono il nucleo fondamentale del sistema d’origine. Tutti gli altri
amori sono successivi e sono improntati da questi. Ci sono persone che non
vivono altri amori che questi. Ci sono persone che vivono altri amori solo in
funzione di questi. Sentire tutta la forza di questi legami è il primo passo
inevitabile per dare un senso al nostro sentimento d’amore, sia che rimanga
all’interno del nostro sistema d’origine, sia che dia vita ad un sistema
nuovo. L’amore per il partner è il
tipo d’amore che crea, tramite l’intimità sessuale, la consanguineità. Per il
coraggio che comporta, come grandezza dovrebbe essere il primo, ma
biologicamente viene dopo i precedenti e quindi ha l’onere di rispettarli.
L’amore di un uomo e di una donna, per quanto così frequente, ha qualcosa di
miracoloso. Due esseri così diversi che ogni giorno accettano di mettere da
parte qualcosa di sé per fare spazio all’altro o, viceversa, di mostrarlo,
scoprendosi davanti all’altro… Chi osa questo e, così facendo, si rende
disponibile a creare la vita ha un merito speciale su questa terra. L’amore per i figli è l’unico amore
monodirezionale: i genitori danno e i figli ricevono. Si chiacchiera molto di
“genitorialità”, ma la pratica delle costellazioni conferma che la quasi
totalità di questo amore si esercita con la generazione. L’accudimento è senza
dubbio un dovere obbligatorio, ma le sue carenze non riescono a oscurare la
grandezza della generazione. Molte scuole di psicologia criticano con troppa
facilità il compito dei genitori e, così facendo, non aiutano i figli a
crescere. Se così non fosse, se i genitori accettassero con le critiche lo
scambio dei ruoli, come starebbero i figli? Non si sentirebbero forse più
importanti, ma, in fondo, orfani?
L’amore per gli amici pu essere
molto intenso, ma generalmente cede il passo di fronte agli altri amori. A meno
che il cameratismo non sia messo al servizio di uno di essi: a volte si amano
gli amici per non tradire i genitori. Altre volte, in guerra o durante
incidenti e catastrofi naturali, si condivide la sopravvivenza stessa con i
compagni di sventura e questo è sufficiente a creare un legame che occorre
onorare. C’è un altro tipo d’amore al
di fuori della famiglia. Alcuni pensano che l’amore per la propria gente, clan,
partito o classe sociale, l’amore per la patria, per la religione, per Dio
possa essere il più elevato. Gli amori impersonali sono molto coinvolgenti e
possono raggiungere una grande profondità, perché si basano sullo stesso
sentimento che ci lega ai genitori: la fedeltà che diviene fede. La misura
della loro grandezza è la stessa: quanto rispettano gli ordini basilari della
vita, senza spingere chi li vive a essere inumano.
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